Oratori e Circoli, luoghi educativi
Oratori e circoli come luoghi profondamente educativi, non solo luoghi di ritrovo ma centri di aggregazione e di dialogo, non solo per giochi o feste ma come proposte di crescita e di insegnamento all’amicizia e alla fraternità e alla Scuola di Gesù, ma spesso queste cose passano in secondo luogo.
Il consiglio Zonale Anspi si deve porre questi obbiettivi per poi farli prioritari per tutti i propri Circoli ed Oratori. Ringrazio vivamente sua Eccellenza Mario Toso ed il Vicario don Michele Morandi per aver messo al tavolo in un incontro svolto in diocesi il 21 novembre tutte le associazioni che orbitano attorno alla vita delle Parrocchie ed anche i Vicari Foranei portavoce di tutti i parroci, evidenziando proprio la mancanza di formazione da parte di chi queste associazioni le guida e le promuove, vedi Consigli Direttivi e volontari che operano nelle nostre realtà. Interrogarsi sul proprio stile di vita, riqualificare lo “spirito di sacrificio”, il vivere con coerenza la nostra fede sono comunque i primi passi di chi vuol essere un consigliere o un volontario e un educatore all’interno dei nostri circoli e oratori.
Il ritrovarsi attorno al tavolo con le altre associazioni presenti nella nostra Diocesi che gestiscono circoli parrocchiali ci deve portare ad una collaborazione e ad instaurare un dialogo alla pari che precedentemente non esisteva tranne qualche attività organizzata assieme, il cammino per una collaborazione più proficua richiederà ancora maggior impegno, perché non sempre si arriva ad un dialogo libero, senza fraintendimenti e senza paura di perdere la propria “fetta” di comunità, cercando sempre di non intralciarsi ma di aiutarsi vicendevolmente in questa azione di crescita comune.
Non vorrei, però, che si pensi che non esistano problemi. Le difficoltà sono molte. Da una parte non sempre nei circoli si comprende l’importanza di associarsi, si pensa sia una “tessera in più” da mettere insieme a tutte le altre, e non si pensa che associarsi significa anche impegnarsi a vivere quella dimensione pastorale ben elencata nel nostro STATUTO.
Ci sono circoli e oratori che ci credono e altri che non ci credono, parrocchie dove le strutture aiutano a vivere queste dimensioni, e altre dove le strutture cedono, i muri non vedono un pittore da quarant’anni, che non invogliano nemmeno a fare qualcosa di più. Non è sempre facile avere persone che poi si impegnano direttamente, sia nel consiglio direttivo, sia nelle attività più spicciole, lo sappiamo: tante volte vediamo sempre gli stessi, che la sera sono a fare le prove in teatro, il giorno dopo sono di turno nel bar e la sera successiva sono alla riunione sulla formazione, poi fortunati chi al proprio interno ha ancora qualche arzilla vecchietta combattiva o qualche giovane pensionato interessati a mantenere aperti i nostri circoli nelle serate infrasettimanali.
Come Associazione non dobbiamo stare dietro alle quinte (anche se può far comodo…meno problemi), noi dobbiamo (ed è la scelta che abbiamo condiviso come consiglio) essere in grado di dialogare con tutti i componenti dei consigli dei nostri 43 circoli e oratori, per dar loro tutti gli strumenti per essere “in regola” il più possibile con tutto, anche dal punto di vista contabile, sicurezza, ecc… io sono convinto che non possiamo esentarci da questi doveri di buon cittadino e metterci a disposizione di tutti per qualsiasi chiarimento su qualsiasi ambito.
Adotteremo un calendario per incontrare tutti i consigli iniziando le nostre serate con lo Statuto in mano nostro unico strumento di guida cercando di formare nuove figure educative sempre più necessarie per mantenere aperti i locali di un oratorio o di un circolo.
Noi ci proviamo, il Buon Dio ci darà una mano.
Buon Natale e felice Anno Nuovo a tutti voi e alle vostre famiglie.
Paolo